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lunedì, Febbraio 17, 2025

Periodico web e cartaceo dell'Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria. Anno 79

N. 1 GEN - FEB 2025

Nuovi fondi ai Distretti del Commercio: opportunità anche per le imprese artigiane

Verificare se si è nei Comuni coinvolti e se si ha codice Ateco secondario del commercio

Dopo i 77 Distretti del Commercio già costituiti in oltre 600 comuni piemontesi e finanziati dalla Regione Piemonte nel triennio 2021-2024 con una spesa complessiva di oltre 23 milioni di euro, un nuovo bando con una dotazione di circa 1 milione di euro ha finanziato la nascita di ulteriori 20 Distretti sullo stesso territorio regionale.

Di questi, solo nell’area della Città metropolitana di Torino ne sono stati finanziati 11, coinvolgendo altri 57 comuni. La gestione delle risorse dei Distretti e le iniziative da implementare negli stessi prevedono il lavoro di partenariati guidati principalmente dalle due principali associazioni di categoria del commercio (Confesercenti ed Ascom), che coordinano insieme alle amministrazioni pubbliche e altri attori le varie attività secondo le indicazioni contenute in un piano strategico triennale. Al netto delle iniziative portate avanti direttamente dalle amministrazioni pubbliche, come la realizzazione di insegne o pannelli, riqualificazioni di aree mercatali e corsi di formazione, particolarmente interessanti per le imprese sono  i cosiddetti “bandi imprese”, indetti dai Comuni a favore dei negozianti, i quali possono utilizzare le risorse erogate (regionali, ma con i cofinanziamenti comunali) per migliorare le esteriorità delle loro vetrine, acquistare arredi esterni, riqualificare i dehors, dotare la propria attività di software specifici, etc.

Nonostante l’impostazione generale della misura regionale preveda che le risorse dedicate alle attività commerciali non riguardino espressamente quelle artigiane, queste ultime hanno potuto beneficiare in alcuni casi dei contributi. Più nello specifico, grazie ad alcune partnership locali con Ascom e su tutta l’area metropolitana con Confesercenti, ciò è avvenuto nei Distretti in cui CNA Torino si è configurata come partner di secondo livello: in tal caso, gli stessi bandi pubblici sono stati aperti anche alle aziende artigiane aventi almeno un codice Ateco secondario del commercio. Nel triennio precedente, questa piccola ma significativa clausola ha permesso a decine di imprese artigiane aventi sede nei comuni facenti parte di Distretti di ricevere contributi pubblici per realizzare le tipologie di interventi ammessi dai bandi. 

Tale opportunità è stata riconfermata anche negli ultimi Distretti costituiti fra i 20 nuovi vincitori dell’ultimo bando regionale “a guida” Confesercenti nei quali CNA è partner di secondo livello, attivi nei comuni di: San Mauro (Duc – Distretto Urbano del Commercio di San Mauro Torinese); Giaveno (Duc – Distretto Urbano del Commercio di Giaveno); Volvera e None (Distretto Diffuso del Commercio del Comune di Volvera e None); Pont Canavese e Frassinetto (Distretto Diffuso del Commercio di Pont Canavese e Frassinetto); Bosconero e Lombardore (Distretto Diffuso del Commercio “La via del commercio dall’Orco alla Vauda”). Attenzione, quindi, alle iniziative sul commercio che verranno lanciate nei prossimi mesi sui suddetti territori, soprattuto se si è un’impresa artigiana con codice Ateco secondario del commercio avente sede in uno dei suddetti comuni.

Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici CNA sui rispettivi territori o a Riccardo Beltrame, Responsabile Commercio e Turismo CNA Torino, rbeltrame@cna-to.it

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