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lunedì, Ottobre 7, 2024

Periodico web e cartaceo dell'Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria. Anno 78

N.5 - SET - OTT 2024

Norma salva dehor nel Decreto concorrenza: autorizzazioni prorogate al 31 dicembre 2025

Verso un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento della disciplina in materia

Il Ddl Concorrenza all’art.23, rubricato “Delega al Governo in materia di Dehors”, ha stabilito la proroga al 31 dicembre 2025 per l’efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni per l’autorizzazione temporanea del suolo pubblico rilasciate in cosidetta “epoca Covid” e comunque fino all’adozione di un decreto legislativo (comma 1) per il riordino e il coordinamento della disciplina in materia.

Al comma 2 dello stesso articolo sono elencati i criteri e i principi direttivi che informeranno detta produzione legislativa e riferibili alla posa in opera temporanea, anche con l’introduzione di misure volte alla semplificazione amministrativa, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico e per aree a queste strettamente prospicenti.

E’ prevista l’esclusione, in via definitiva, dall’autorizzazione paesaggistica per strutture amovibili tranne che per le occupazioni di suolo pubblico prospicienti ai siti archeologici e altri beni culturali immobili di interesse artistico, storico, archeologico.

Sono previsti, in tal caso, criteri finalizzati a valutare la compatibilità degli interventi con la tutela dell’interesse culturale e paesaggistico in riferimento particolare alla fruibilità del patrimonio culturale, alla progettazione integrata con lo spazio circostante ai dehors, al decoro e omogeneità degli elementi di arredo comprese le delimitazioni e perimetrazioni delle strutture amovibili anche al fine di garantire zone adeguate per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria.  

Si prevede di introdurre l’istituto del silenzio assenso per l’autorizzazione delle occupazioni di aree ricadenti in tali siti, limitando il diniego dell’autorizzazione solo in caso di acclarata impossibilità di armonizzazione delle strutture amovibili con il contesto. In base al decreto i Comuni dovranno adeguare i propri regolamenti di settore.

Il Ddl al momento riserva la riforma ai soli pubblici esercizi di somministrazione e cioè bar, ristoranti, bracerie, pizzerie, ignorando la possibilità, che la legge Bersani 248/2006 aveva già assicurato agli esercizi di vicinato del settore alimentare ed alle imprese di panificazione, di effettuare oltre alla vendita, anche il consumo sul posto utilizzando gli arredi dei locali senza servizio assistito.

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