Storie di uomini e di lavoro, alle porte di Torino; di artigianato vero, fatto di testa e di mani che non stanno mai ferme e che seguono l’evoluzione dei tempi e delle tecnologie dei materiali; dei gusti dei clienti, delle tendenze del mercato. Tutto questo e molto altro ancora è parlare della carrozzeria Puccini di Pianezza, associata alla CNA praticamente da sempre.
A fondarla, nel 1965, è Alberto Gelain, che prima di andare in pensione è stato affiancato dai due figli Andrea, nel 1999, e Alessandro, nel 2002, attuali conduttori dell’attività. Andrea, classe 1971, diploma di geometra, ha lavorato sei anni in una agenzia pubblicitaria di Torino, poi a 28 anni è entrato nell’attività del padre quando è andato in pensione il vecchio socio, diventando responsabile tecnico della carrozzeria. Alessandro, classe 1974, perito elettronico, commerciale di materiale elettrico per l’automazione, in azienda ci arriva anche lui all’età di 28 anni. Come già era successo per il papà Alberto, è il mestiere che li ha scelti e non viceversa, però poi a questo mestiere si sono appassionati e non lo cambierebbero per nulla al mondo.
Classe 1941, origini venete, della provincia di Vicenza, Alberto vive in Piemonte dall’età di 8 anni, prima nel Monferrato e poi a Pianezza dal 1954. La sua famiglia ha origini contadine, papà Gaetano era del 1902. Al mestiere di carrozziere Alberto ci arriva un po’ per caso, in quegli anni del boom economico in cui, in Italia, imparare un mestiere – qualunque fosse – era la prima preoccupazione di qualsiasi giovane. Ad instradarlo, se così si può dire, è stato lo zio, Pietro, che a Lucento, quartiere periferico di Torino, conosceva un giovane che aveva appena aperto un’autocarrozzeria e cercava un lavorante. Qui inizia a lavorare a partire dal 1956, iniziando un percorso di formazione in bottega che gli ha permesso di fare esperienza in tante carrozzerie torinesi. Il mestiere, intrapreso per caso, lo sente però suo e dopo una breve parentesi in Fiat, Alberto decide di mettersi in proprio.
In via Puccini, a Pianezza, la famiglia vive dal 1957 e il papà ci ha già costruito sia la casa dove ancora vive parte della famiglia Gelain e il capannone alle spalle, 130 metri quadri circa, dove da sempre ha sede la carrozzeria Puccini. Una passione, quella per le auto e per questo mestiere, che ancora non si spegne. Alberto sa fare di tutto: dal battilastra alla verniciatura al tirabolli. E da bravo artigiano passerà le sue competenze ai due figli. Certo, negli anni tante cose sono cambiate, sottolinea Alberto. “Oggi si tende sempre meno a riparare e sempre più a sostituire pezzi. Una volta il lavoro principale era la raddrizzatura della lamiera, la martellatura. Attività che richiedevano tanto tempo e tanta fatica”.
Oggi “la preparazione delle superfici si fa con gli stucchi plastici”, spiega Andrea. I tempi di lavorazione sono cambiati in modo radicale: “Una volta per sistemare il parafango di una vecchia Fiat 500 – racconta Alberto – ci volevano circa 20 ore di lavorazione, oggi per cambiare il paraurti di una utilitaria bastano poche ore”. Anche le vernici e gli stucchi sono cambiati tanto e gli spessori delle lamiere sono quasi dimezzati. “Per trent’anni siamo stati l’unica carrozzeria di Pianezza, oggi siamo in cinque. Tanta concorrenza, ma ci difendiamo bene” dicono sorridendo Andrea e Alessandro che sanno di poter contare su tanti clienti storici e sul buon nome della carrozzeria che ormai può vantare 57 anni di attività. E in così tanto tempo, non sono cambiati solo i materiali, ma anche i clienti. “Abbiamo sempre lavorato tanto con il passaparola e per quanto ci riguarda ancora funziona bene. Il cliente che si trova bene è un bel biglietto da visita. Per un periodo di tempo abbiamo avuto un cartello pubblicitario sulla provinciale”, dice Alberto che racconta: “Una volta c’erano clienti molto più attenti, innamorati dalla loro automobile: se avevi una riga sulla portiera correvi subito dal carrozziere”.
Il web? Andrea dice che per una carrozzeria non funziona come per i locali. Non basta mettere qualche foto. Comunque, la carrozzeria non rifiuta la modernità ed ha una propria pagina aziendale su Facebook. Il lavoro per fortuna non manca e l’attività procede a conduzione famigliare, alla vecchia maniera. In azienda i ruoli sono ben chiari: Alessandro si occupa dell’accoglienza clienti, della gestione pratiche, dello smontaggio e rimontaggio parti e della raddrizzatura della lamiera; Andrea, della preparazione delle superfici e della verniciatura. La moglie di Andrea, Irina, è l’unica impiegata: si occupa dell’amministrazione. E papà? “Lui ormai è in pensione”, sorridono i due fratelli, “ma è sempre qui a dire la sua e a dare un consiglio, ancora innamorato del suo vecchio mestiere”.
Alla base di questa piccola azienda ci sono le relazioni. E qui, il “pierre” è decisamente Andrea che sa muoversi bene e portare acqua al mulino. “Siamo stati per una decina di anni in convenzione Unipol e poi siamo usciti dopo la fusione con Sai” racconta. Oggi lavorano senza vincoli, con tutte le compagnie di assicurazione. “Cerchiamo di offrire al cliente servizi di confort, lo coccoliamo. Per esempio, forniamo l’auto sostitutiva, abbiamo una convenzione con un carroattrezzi e con un avvocato di Torino, Emanuele Manfredda; poi abbiamo due importanti collaborazioni professionali: con un tirabolli e con un paio di meccanici storici di Pianezza, ma sono servizi che diamo solo in relazione alla riparazione del veicolo dopo un sinistro”. “Non siamo un’autofficina e non vogliamo diventarlo. Ci manca l’esperienza. Preferiamo fare solo quello che sappiamo fare bene”, continua Alessandro.
Il cliente preferito? “È un tipo alla vecchia maniera. Spesso in pensione, ama la sua auto, ci tiene che sia sempre perfetta. E attraverso di lui che arrivano i figli, i nipoti. In prevalenza si tratta di persone di zona. A noi piace ascoltare il cliente e con lui teniamo un rapporto amicale” racconta Andrea. “Negli anni abbiamo sviluppato anche diverse collaborazioni con aziende del territorio e altre sono in corso: servizi di verniciatura di prodotti vari, dalle biciclette a parti di distributori del caffè. Per cinque anni abbiamo gestito il parco veicoli della Telecontrol, fino a quando hanno utilizzato veicoli di proprietà. Oggi abbiamo un paio di aziende della provincia di Torino che ci mandano le loro auto per la manutenzione periodica. Lavoriamo anche sulle auto storiche di alcuni collezionisti: Porsche, qualche Bentley, Cinquecento Fiat” spiega Alessandro.
I due anni della pandemia? “Abbiamo stretto i denti” ricorda Andrea. “Auto ferme, zero riparazioni. Abbiamo avuto paura di dover chiudere l’attività. Poi, per fortuna, il lavoro è ripreso a pieno ritmo”. E poi: “Viviamo anche grazie al destino” sorride Alessandro. “La grandinata di giugno 2022 per esempio, che ha flagellato la zona nord ovest di Torino, ci ha portato una settantina di preventivi. Ci stiamo lavorando ancora adesso”. I costi aziendali? “Le vernici, in particolare, sono rincarate del 20%” racconta Andrea. “Una vernice metallizzata color argento, 2 kg, è arrivata a costare 240 euro e basta appena per riverniciare una piccola utilitaria”.
Energia? “Si ci sono stati aumenti, ma tutto sommato per quanto ci riguarda ancora gestibili. Noi non usiamo il forno a gas, ma la lampada a raggi infrarossi e questo è certamente uno dei motivi per cui non abbiamo subito più di tanto il caro bollette. Usiamo vernici di alta qualità e con la lampada a infrarossi otteniamo ottimi risultati con un basso consumo di energia”. Nel 2015, il Comune di Pianezza ha insignito la carrozzeria Puccini della Targa d’oro per i suoi primi 50 anni di attività.
Il futuro? I due fratelli lo immaginiamo in continuità con il presente, con una continua ricerca di nuovi canali, di nuove relazioni, di nuove collaborazioni con aziende della zona. Di fatto, come spiega Andrea, “noi lavoriamo sempre, h24”. E quando non lavora, Andrea scrive romanzi, la sua grande passione dopo il lavoro. Andrea scopre la sua vocazione per la scrittura alla fine degli anni Novanta. Ha ormai sei romanzi all’attivo e un settimo è in arrivo a primavera 2023. Può già contare circa 7 mila copie vendute. Tutti i suoi romanzi sono editi da Pietro Pintore editore. I primi quattro sono romanzi d’avventura, gli ultimi gialli.
Il suo sogno nel cassetto? L’adattamento cinematografico di “La sfida” e “Anime oscure”, le sue ultime due fatiche. A Pintore, Andrea ci è arrivato attraverso un cliente della carrozzeria che lavorava per Priuli & Verlucca editore ed è grande amico di Pietro. Del resto, molti dei libri sono stati venduti a clienti, anche come omaggistica aziendale nei periodi delle festività. Tutti i romanzi sono ambientati a Torino e nei comuni limitrofi, con alcune pennellate nelle città che Andrea ha visitato durante i suoi viaggi con Irina: Mosca, San Pietroburgo, Praga, Barcellona, Cracovia, Montecarlo (al.st).
Si invitano i Soci CNA a raccontare la propria esperienza imprenditoriale a Corriere Artigiano: tel. 011.1967.2152-2121, astefanoni@cna-to.it